I live in Pisa

16 ottobre 2006

Bimbo, ma quanto mi costi ?

Detto anche:

quanto spende il Comune di Pisa per i nostri bambini degli asili nido ?

La curiosità mi è venuta perchè il Comune ha recentemente dichiarato di aver dovuto ritardare la data di inizio dei servizi mensa, perchè non poteva superare un tetto di spesa imposto dalla Finanziaria 2006.

E gli uffici mi avevano spiegato di aver già dovuto fare i salti mortali per fare quello che avevano fatto.

Mi aspettavo perciò di trovare costi ridotti all'osso.

Pensate alla mia sorpresa quanto ho saputo che la cifra è di 10.000 euro, a bambino, all'anno, per dieci mesi. Escluse le mense (che sono a parte).

Ossia 1.000 (mille) euro al mese per ogni bambino. Sempre escluse le mense.

Non ci credete ? Fate bene. Non ci credevo neanch'io.

Ma è sufficiente andare sul sito del Comune di Pisa, alla Sezione Bilancio , e dare un occhiata al Bilancio Consuntivo 2005 , pagina 47, voce n.3, "Asili nido". Dove si legge:

- "Costo totale diretto: 6.427.262 euro"

- "Bambini frequentanti: 642".

Per chi non fosse pratico di prezzi in questo settore, se andate in un qualsiasi asilo nido privato, il costo è fra i 400 e i 500 euro per un servizio equivalente.

Paradossalmente, se il Comune decidesse di chiudere completamente il servizio degli asili nido, e di dare ai cittadini un buono da 500 euro, riuscirebbe a offrire lo stesso servizio al doppio dei bambini. O a offrire il servizio agli stessi bambini, risparmiano 3.210.000 euro.

Per avere un ordine di grandezza di questa cifra, sappiate che nel 2005 tutti i parcheggi a pagamento del Comune di Pisa hanno dato al Comune (attraverso la PISAMO) meno di due milioni di euro.

A occhio, possono ancora lavorare un po' sull'ottimizzazione dei costi. Ma è solo una mia impressione.

Gratta e sosta

Allora, girovagando per il sito della PISAMO, ho trovato il capitolato per la gestione operativa della sosta a pagamento nel Comune di Pisa. Si tratta, in poche parole, del contratto che stabilisce cosa devono fare gli ausiliari del traffico (i vigilini).

Arrivati a pagina 9, tra i doveri degli ausiliari trovo scritto:

"vendere agli utenti i titoli di sosta del tipo "gratta e sosta" sia orario che giornaliero"

Questa mi giunge nuova, sebbene sia un discreto utilizzatore dei parcheggi di Pisa.

"Sciocchino," mi sono detto, "usi tanto Internet e non sei neppure andato a guardare sul sito della PISAMO: lì c'è sicuramente."

Sono quindi andato a cercare, ma né sulla carta dei servizi né nella sezione come pagare ho trovato alcunché.

A questo punto, ho telefonato allo sportello front-office che mi ha quindi rediretto ai loro uffici amministrativi, dove ho avuto (finalmente) conferma che gli ausiliari devono vendere i titoli gratta e sosta.

Quindi, se avete bisogno di un gratta e sosta, chiedete al vigilino più vicino di vendervelo. Se non ve li vuole vendere, o ne è sprovvisto, ricordategli che ve li deve vendere, fatevi dare nome e cognome e segnalate il fatto alla PISAMO (meglio se in forma scritta).

14 ottobre 2006

Tecnologia e bilanci (del comune)

Il bilancio consuntivo 2005 e preventivo 2006 è uno degli strumenti che un cittadino può utilizzare per vedere, nero su bianco, come un Comune utilizza il denaro che i cittadini versano.

A Settembre 2006 il bilancio non era ancora disponibile nella sezione del Comune che si occupa della faccenda, così mi sono deciso e ho telefonato alla Direzione Finanze e politiche tributarie , chiedendo come potevo fare per averne una copia.

Le persone, con molta cortesia, mi hanno detto di fare una richiesta all'URP, e dopo qualche giorno avrei potuto ritirare il cartaceo. Ho chiesto se era possibile avere una copia elettronica del documento, e mi è stato risposto che non era possibile perché il programma non permetteva di ottenere un file elettronico.

Non mi sono perso d'animo, e ho chiesto quale fosse il programma che veniva utilizzato. "Il programma XYZ della ditta ABC", mi hanno risposto.

Ho messo giù con loro e ho telefonato alla ditta ABC. "Buongiorno," ho detto loro, "volevo sapere se il programma XYZ in uso presso il Comune di Pisa permette di ottenere il bilancio consuntivo su file." Dopo qualche attimo di incertezza, dovuta al fatto che non avevano ben capito chi fossi e che cosa volessi, mi hanno prontamente detto: "Certo, non ci sono problemi. Basta richiedere la stampa su file."

Ok, mi sono detto. Ho ritelefonato alla Direzione Finanze, e gli ho detto "Loro hanno detto che si può fare."

"Controlliamo e la richiamiamo," mi hanno detto.

Dopo mezz'ora mi hanno richiamato. "Si, si può fare. Faccia la richiesta all'URP e glielo mandiamo in elettronico."

"Grazie," gli ho detto, "ma già che ci siete, perché non lo mettete anche online? Così poi ce lo hanno tutti."

E così avete scoperto come il Bilancio consuntivo 2005 è arrivato sul sito del Comune.

12 ottobre 2006

PISAMO e dintorni

Circa un mese fa (se non ricordo male), sul sito del Comune di Pisa, nella sezione dedicata alla PISAMO , l'azienda che si occupa della mobilità per il Comune di Pisa, è stata aggiunta la modifica del contratto di servizio tra l'azienda e il Comune.

Curioso come sempre, mi sono scaricato il tutto e me lo sono letto. Si tratta del testo di una Delibera di Giunta (per chi non è molto pratico: le leggi che fa un comune), allegata alla quale c'era anche la bozza del contratto e il nuovo disciplinare delle tariffe per la sosta sulla pubblica via a Pisa. E' l'atto con cui il Comune cambiava le tariffe della sosta. La delibera è la numero 302 del 19 Dicembre 2005.

Se andate a pagina 10, iniziate ad avere delle sorprese. Il parcheggio di Via Matteotti, quello sopraelevato di fronte alla facoltà di Economia e Commercio, ha un abbonamento mensile di 20 (venti) Euro!

Mi sono detto: "Sciocco mortale, sei tu che non hai capito niente, ora telefona alla PISAMO e vedrai che ti spiegheranno l'arcano".

Così ho fatto. Alla PISAMO mi hanno risposto con molta cortesia, ma sono caduti dalle nuvole. Loro facevano riferimento (se ho capito bene) ad una ordinanza del 2004. Gli ho fatto vedere la delibera, e mi hanno consigliato di rivolgermi al Comune.

Al Comune, ho parlato con la Direzione Mobilità e Qualità della Città, la quale, dopo un po' di indagini, mi ha dato una risposta che mi ha stupito: le tariffe riportate nel disciplinare sono sbagliate, poiché, per errore, nella delibera era stato allegato il disciplinare vecchio, non quello nuovo.

Questa situazione (ad oggi) non è ancora stata sanata. Il disciplinare vecchio, tanto per capirsi, dice che i parcheggi delle zone da 50 centesimi/h hanno abbonamenti giornalieri di 2,7 Euro/giorno (e non 4 come paghiamo tutti oggi).

Ora: cosa succede se un cittadino, forte di questi fatti, provasse a contestare le tariffe oggi praticate?

Non sono un esperto legale, ma ho paura che un giudice di pace darebbe ragione al cittadino.